
alzavi lo sguardo
dell’amore
tra quelle cose
i fiori freschi nel vaso
e il profumo nell’aria ora lontano,
le tante parole dette
e ridette
per poi sbagliare ancora
attraverso la stanza in silenzio ora
una stanza vuota.
alzavi lo sguardo
dell’amore
tra quelle cose
i fiori freschi nel vaso
e il profumo nell’aria ora lontano,
le tante parole dette
e ridette
per poi sbagliare ancora
attraverso la stanza in silenzio ora
una stanza vuota.
ti muovi lo so
in silenzio
dietro la parvenza
la sicurezza
sei abile a mascherare la solitudine,
e lui ti ama racconti
con le mani strette e sudate
vive lontano
sorridi
forse è meglio così.
restano i giorni
allineati
che ci vedono lontani,
gli sguardi
persi nel sole
come un disegno scolorito.
la primavera
appoggiata al lavandino
ti ascolto,
senti il profumo di questo caffè
si sparge nell’aria
è giorno,
si allontanano i sogni
strani e già scordati
inutili.
le mani sui fianchi
mi guardi
mi fai toccare
un aereo si alza vicino
che frastuono
tra noi
l’amore perfetto.
pioverà
lui aspetta paziente
sul muretto
dei giochetti,
usciranno i vermi che tanto ama
dal terreno arso e cupo
e finalmente
il cibo agognato,
l’uccello
è così fragile nell’incanto
ma feroce
nel suo istinto libero.
vetrine accese
nel mezzo della notte
fredde
ed invitanti,
giochi di luci per sorprendere
chi di sonno è malato
e d’amore
è orfano.
doverti aspettare
lungo quella poca luce della via
e le prime ombre
quelle figure scure della sera
e i pensieri morti,
mi dimentico come tutti del sarcasmo
e dell’ironia
tengo le mani in tasca
e la sciarpa mi avvolge calda calda
ed è già buio.
tra tanti fiori
di primavera
tu sei il più bello.